Firenze, 20 aprile 2024 – Lunedì 15 Aprile, in occasione della visita Canonica di sr Lidia Strzelczyk nella nostra comunità di Firenze, si è svolto il primo incontro sul tema “Animazione Vocazionale”. Un tema molto caro a tutte noi e sul quale la nostra Ispettoria si sta interrogando e sta camminando insieme; motivo per cui gli incontri sono pensati e organizzati in modo tale da poter coinvolgere da vicino ogni comunità.

Il nostro incontro è stato guidato con molta cura e preparazione da sr Carolina e sr Ester ed ha coinvolto, non solo la nostra comunità FMA, ma anche i nostri confratelli SDB con i quali stiamo costruendo il nostro vivere e lavorare insieme per il bene dei giovani.

Dopo un iniziale momento di preghiera nel quale ci siamo affidati al Signore invocando il dono dello Spirito Santo, sr Ester e sr Carolina hanno riassunto brevemente i diversi passaggi che ci hanno viste impegnate come Ispettoria nel cammino sul tema dell’Animazione Vocazionale. Spiritualità, Missione e Fraternità sono i tre punti cardine attraverso i quali è necessario sostare per riscoprire la bellezza della nostra vocazione, per essere comunità che si impegnano a testimoniare la bellezza del vivere insieme, per essere comunità che sanno essere CASA per i giovani.

Attraverso un’attività con le carte Dixit è stato chiesto ad ogni consorella e confratello di condividere alcuni aspetti significativi della propria vocazione. Questo primo passo, ci ha permesso di far emergere in maniera inaspettata il vissuto personale di ciascuno. “Confratelli e consorelle hanno avuto la possibilità di raccontarsi nel profondo rispetto al proprio percorso vocazionale”, scrive don Enrico. Ed è stato proprio così. Con molta semplicità abbiamo avuto la possibilità di conoscerci e di comprenderci ancora di più.

Il secondo momento dell’incontro ci ha proiettato con uno sguardo al futuro e ci ha chiesto di riflettere su una domanda: “Qual’è il sogno concreto per vivere la fraternità nella nostra comunità SDB - FMA Firenze-Scandicci, per fare in modo che i giovani trovino CASA?”.

Ad ognuno è stato chiesto di scrivere la risposta su un segnalibro e, successivamente, scambiare il sogno con quello di un confratello o consorella.

Così ognuno di noi è diventato custode del sogno di un membro della comunità.

“Credo che i nostri santi fondatori abbiano gioito insieme a noi vedendo il clima di accoglienza, di comunione, di famiglia che abbiamo sperimentato nell'ascolto reciproco dai nostri vissuti interiori”, scrive ancora don Enrico.

I giovani desiderano e chiedono comunità che siano sempre di più famiglia, che sappiano testimoniare con semplicità e verità che è bello fare della propria vita un dono per gli altri. L’incontro si è concluso con l’intervento di sr Lidia che ci ha incoraggiato a vivere ancora questi momenti di condivisione in comunità, affermando che, quello che stiamo vivendo, può divenire un piccolo segno profetico per noi, per i giovani e per tutta la famiglia salesiana.

La comunità FMA di Firenze