IX Incontro Oratori

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La Spezia, 20 ottobre 2019 – Per il quinto anno consecutivo l’Ispettoria conferma di voler scommettere sull’ambiente educativo dell’Oratorio e convoca a La Spezia, per una giornata di formazione, quanti nelle nostre case coordinano o partecipano all’animazione degli Oratori. “Una sosta per ripartire. Fare casa in Oratorio” è il titolo della giornata, che vuole recuperare la ricchezza dei tanti stimoli offerti dal lungo cammino sinodale e dalle riflessioni della Pastorale Giovanile Italiana. Un’esperienza sinodale, che ha cercato di rimettere al centro alcune parole coraggiose del Sinodo dei Giovani per rileggerle alla luce dell’esperienza oratoriana: il limite, l’accompagnamento, la sosta, l’annuncio.

Con un breve momento di preghiera iniziale la giornata ha preso i colori e le forme dell’icona evangelica dei Discepoli di Emmaus attraverso le immagini di Arcabas. Così, i quattro momenti della vicenda di Emmaus si sono trasformati in altrettante ‘tavole’ imbandite per la condivisione:

  1. Cosa significa incontrare e affrontare il limite in Oratorio?
  2. Come ci sfida l’idea dell’accompagnamento dei giovani attraverso l’esperienza oratoriana?
  3. Quale importanza diamo al tempo della sosta per i giovani e per noi stessi?
  4. Come avviene e quale spazio diamo per l’annuncio del Vangelo in Oratorio?

Al termine dei lavori, nel pomeriggio, una condivisione semplice sulle piccole-grandi convinzioni che abbiamo individuato nei tavoli sinodali.

In attesa di incontrarci con un numero più significativo di partecipanti al prossimo appuntamento in calendario, la Commissione di Pastorale Giovanile ispettoriale si è impegnata a trasformare le attività proposte nella giornata del 20 ottobre in schede utili al lavoro dei singoli Oratori con i Consigli di Oratorio o le equipe animatori. L’idea, infatti, è quella di offrire alle singole realtà anche dei piccoli strumenti per la formazione locale incoraggiando a cercare e difendere quei preziosi spazi e tempi di ‘sosta’ rigeneranti l’azione pastorale che sono i momenti di formazione e riflessione insieme, per fugare il rischio, sempre troppo grande, di un attivismo che procede senza un pensiero maturo e senza uno sguardo capace di sognare.



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