Quindi, qua dentro cosa si fa?

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Bologna, 27 luglio 2020 – CIOFS FP Emilia Romagna – Da poco Abbiamo chiuso l’anno didattico per il CIOFS FP di Via Jacopo. Sono stati mesi intensi e dopo un avvio problematico e davvero non poche fatiche tecniche abbiamo salutato i ragazzi con molto affetto (che loro hanno ricambiato nei messaggi che ci hanno inviato). Durante l’anno la didattica a distanza ha permesso, paradossalmente, un avvicinamento a quei ragazzi più lontani, ai più emarginati, che facevano fatica a seguire le lezioni in aula. Proprio da questa grande conquista nasce il testo di una mail che abbiamo pensato che fosse bello poter condividere anche con voi.

“Oggi, giorno del Signore 9 giugno 2020, alle ore 14:59, dopo la prima ora di Project Work e in attesa della seconda, non avevo mai visto né sentito in vita mia la ragazza di cui racconto. Nelle mie lezioni in aula a inizio anno e online (circa 20 ore) non si era mai presentata.

All’improvviso succede quanto di impronosticabile: compare la ragazza nella lezione online che sto tenendo. La situazione era quindi questa: non ci eravamo mai visti; lei non aveva idea di quale fosse la mia materia e il tema della lezione dedicato all’utilizzo di LinkedIn con necessità assoluta del computer; io non avevo idea di cosa fare ed ero totalmente privo di tempo dato che è entrata in chat, senza salutare, esclamando: “Quindi qua dentro cosa si fa?”; lei non aveva la webcam attiva (ovviamente era collegata con il telefono) e io per problemi di banda neppure; la lezione era una purissima telefonata di un’ora obbligatoria tra due emeriti sconosciuti.

Come dire, bene ma non benissimo…

Dopo un brevissimo consulto telefonico in cui mi si esorta a fare la lezione, totalmente random, inizio una lezione one to one quasi casuale provando a portare la ragazza nel mondo di LinkedIn: il social dei professionisti.

In maniera incredibile viene fuori una lezione stupenda. Mi sono subito abbassato al linguaggio da ragaz per evitare di farla scappare, ma lei è stata perfetta, partecipativa, interessata… abbiamo chiacchierato, capito come impostare una foto del profilo professionale, perché usare LinkedIn, come utilizzare una mail con un nome vero e non la sua. La ragazza ha riso, ha detto quanto a lei interessi trovare un lavoro, mi ha voluto raccontare di essere molto precisa e puntuale e di come, in uno stage in un noto negozio di strumenti musicali, si alzasse alle 6:00 per fare colazione, lavarsi ed essere puntuale alle 8:22 davanti al negozio. É stata sempre con me a dibattere continuamente, tranne che per soli 5 minuti… Non poteva mancare appunto il colpo di scena: “Oh prof vado a prendermi l’accendino, ti lascio con mia sorella”. E è così che 5 minuti della lezioni sono stati dedicati a parlare al telefono con la sorella, alle prese con l’esame di terza media…

Tutto questo racconto per dire cosa? Per dire che, secondo me, questa è la vera essenza dell’essere un docente della formazione professionale. Nella vita lavorativa, oltre a gestire un’azienda, faccio formazione nel mondo del digitale in tutta Italia a manager, imprenditori, master universitari. Quelli che molti considerano il meglio, i cervelli, o cose simili, ma quello che mi ha dato quest’ora, dove ho potuto lasciare una briciola di comportamento professionale a questa ragazza “scapestrata” come direbbe Pirandello, non me lo lascerà mai una vita intera a formare “i cervelli”.

Ho iniziato a lavorare con il CIOFS FP ben 14 anni fa, avevo 21 anni e le orecchie me le hanno tirate qualche volta… Credo di aver fatto più di 1500 ore di formazione professionale. Ne ho viste di ogni colore: dalle risse al torneo di calcetto, agli svenimenti in aula, a vari comportamenti assurdi, fino ad accompagnare 40 ragazzi in mezzo a Parigi e, purtroppo, anche vivere qualche tragedia.

Qualche giorno fa mi ha mandato un WhatsApp una razza che conosciuta da quasi tutti i docenti. Dieci anni fa era al CIOFS FP: una ragazza folle, senza nessuna possibilità di fare nulla nella vita. Mi ha mandato un WhatsApp perché voleva informazioni sul digital-marketing dato che si sta per laureare in Marketing. Laurea… dal CIOFS FP all’Unibo…

Sapete cosa vi dico? Che questo lavoro, nonostante tutte le difficoltà e il sentirsi forse inutili alle volte come docenti, beh… è impagabile!”.

Un docente



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