Pisa, 31 dicembre 2020 – L’Associazione San Tommaso in Ponte è un’organizzazione di volontariato che ci ha coinvolte come Collegio Universitario e Comunità FMA in un progetto che vuole attivare trasformare una Chiesa in disuso in “Un luogo di incontro per la tutela e lo sviluppo della dignità della persone”, mediante alcune azioni concrete. Le restrizioni della Pandemia hanno condizionato alcune attività, ma ha stimolato la ricerca di forme di solidarietà anche nel fine anno 2020. Così è scritto nel sito: “Buon 2021.
Abbiamo chiuso il 2020, l’anno che ci ha visto tutti più isolati, con un gesto che ci ha uniti: con Ponti materiali e di concreta vicinanza. Grazie alla generosa adesione alla raccolta fondi lanciata dalla Associazione per il Cenone in Rete, alla collaborazione preziosa di Anita Osteria, ma anche di Volontarie e Volontari sono state preparate le buste da asporto rispettando le diverse sensibilità e le esigenze alimentari dei bambini, per 30 famiglie, per complessive 93 persone di cui 14 bambini. Si ringrazia Caritas, Confesercenti, tutti i produttori e i fornitori che ci hanno dato una tangibile testimonianza della loro solidarietà. Un grazie particolare alle suore del Collegio Universitario “Maria Ausiliatrice” che hanno messo a disposizione la loro cucina e gli spazi per attuare l’asporto del Cenone”.
Per salutare l’anno 2020 e inaugurare un nuovo anno colmo di speranza, nel tardo pomeriggio del 31 dicembre 2020, abbiamo messo a disposizione spazi, tempo ed energie, collaborando, così, a un primo evento di solidarietà con duplice scopo:
– essere concretamente vicini a chi è in condizioni di sofferenza economica e sociale (famiglie, ristoratori, persone sole)
– creare una rete di virtuale che faccia stare insieme soci, volontari e non.
Il cibo è divenuto un mezzo per costruire nuove relazioni, gettare ponti fra persone: un cenone preparato con generosità e competenza e servito a domicilio; le famiglie sono state raggiunte nella propria casa dai volontari, con il mandato non solo di consegnare, ma anche condividere tempo e ascolto, specialmente i più soli.
Alla stessa ora, al lungo tavolo della piattaforma virtuale, contemporaneamente, tutti si sono seduti alla stessa mensa, come se fosse un cenone in presenza
“Cenone in rete” è divenuta un’esperienza per vivere la solidarietà e la comunità, impegnando tanti volontari e noi FMA, che, in questo modo, ci è stato donato di chiudere l’anno 2020 con un semplice servizio, divenuto gioiosa esperienza di collaborazione con altre realtà caritative, per la Vita di molti.
Lascia un commento