
Roma, 21 aprile 2025 – La Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Chiara Cazzuola, invia il messaggio di auguri di Pasqua alle FMA, alle Comunità Educanti e a tutta la Famiglia Salesiana:
La forza della Resurrezione penetra la nostra vita come un raggio di luce, come un’intuizione folgorante che ci permette di comprendere ciò che ancora ci sembra privo di significato.
In questi giorni rivisitiamo i primi passi del cammino di una Chiesa che palpita di amore per Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio; di una Chiesa fatta di apostoli e discepoli che hanno vissuto con Lui una quotidianità straordinaria. Un cuore tardo a capire non ha impedito loro di vacillare nella fede, di cadere nella paura, di dubitare della parola del Maestro di fronte all’avvenimento storico tangibile e al tempo stesso e trascendente della Pasqua di Gesù. Proprio questa Chiesa ha in sé la vita stessa di Cristo, il vivente: fonte e causa della nostra Speranza più forte delle nostre debolezze; fonte della nostra gioia di salvezza.
Il sepolcro vuoto ci rimanda alla presenza di Cristo nel mondo, ci aiuta a sperare che la vita di grazia trionfa sulla morte, al di là di ciò che di limitante noi sperimentiamo nella storia quotidiana.
Nel cuore della nostra fede, nello svolgersi del Mistero Pasquale non c’è solamente lo sconcerto, la paura, il turbamento, lo stupore incredulo degli apostoli! C’è anche la presenza coraggiosa delle donne.
Il Vangelo, infatti, ci mette in contatto con il gruppo delle donne, le nomina personalmente, le mette in forte evidenza, perché hanno resistito con coraggio e amore accanto a Gesù anche, e soprattutto, durante la Sua passione: testimoni fedeli e intrepide della Sua morte e Risurrezione.
Secondo il Vangelo di Luca, Gesù non appare alle donne che stringono al cuore gli aromi per Lui e non si bloccano davanti alle insidie di un mattino che alla prima alba si presenta ancora buio, deserto; non si bloccano davanti alla pietra rimossa che può incutere una naturale titubanza, un sospetto di pericolo e non stanno all’esterno del sepolcro, ma vi entrano con l’unico ardente desiderio di onorare il corpo del Maestro.
Però lì non lo trovano e di fronte ai due “uomini” in abito sfolgorante, reagiscono con il timore reverenziale di fronte al divino che stanno percependo: Prese da spavento, esse tenevano il viso chinato a terra. Nella Bibbia il volto rappresenta tutta la persona e, se chinato a terra, indica sottomissione, venerazione, quindi anche atteggiamento di preghiera.
Questo timore reverenziale richiama quello della Vergine Maria all’annuncio dell’incarnazione del Verbo.
Qui, accanto al sepolcro, sono le donne ad accogliere dai due messaggeri, testimoni, il grande annuncio che nulla è impossibile a Dio. Esse sanno credere alla parola degli angeli e sono piene di gioia, della gioia della vita che esplode, della gioia della fede, fiorisce la grande speranza che da questa ora ha un nome: Gesù.
Sono, esse, le donne del mattino di Pasqua che con la loro fede portano l’annuncio gioioso che risuonerà nei secoli dei secoli: Gesù è risorto! Christos anesti! La loro voce di festa ci invita ad ascoltare la domanda – rimprovero: perché cercate tra i morti colui che è vivo? (…)
Come donne consacrate che custodiscono la Parola nel loro cuore, che credono in Gesù, Signore e Redentore della storia e di tutta l’umanità, sentiamo la responsabilità e l’irrefrenabile urgenza di dare voce e testimonianza alla grande verità: Gesù è vivo!
Non è vana la nostra fede! La vita ha vinto la morte! L’Amore è possibile, la Pace è possibile, la Gioia è possibile.
Il mondo ha bisogno di questo annuncio, di questa sorpresa dell’Amore: Cristo è risorto, tutto rivive, tutto fiorisce. Il mondo ha bisogno di questo potentissimo e inattaccabile antidoto contro la cultura della morte, del disinteresse, dell’indifferenza, dell’avidità bramosa, del potere ingiusto, dello scarto.
Ci chiediamo come poter rispondere al comando del Risorto: “Andate ed annunciate”? Sicuramente, non seguendo la prima reazione di Pietro che dopo aver visto il sepolcro vuoto trova solo la via di casa, della difesa, del riparo dalla paura, dall’incertezza.
Noi abbiamo l’esempio in Gesù che dà totalmente Se stesso; abbiamo don Bosco che sfida la temerarietà. Siamo eredi del segreto di madre Mazzarello: il suo essere Cristificata nel suo vivere, nel suo dare la vita per l’Istituto. Lei è attendibile quando ci indica la fonte del coraggio e della resilienza nella missione dell’annuncio: Fatevi coraggio, Gesù deve essere tutta la vostra forza, con Gesù i pesi diventeranno leggeri, le fatiche soavi, le spine si convertiranno in dolcezze… (L.22)…Entrate sovente nel cuore di Gesù. (L.17) Lei è attendibile quando ci invita ad esprimere sempre la gioia pasquale: “State allegre” è il suo alleluia, è lo stile della speranza, la forza della missione, dei “pellegrini della speranza” che il Giubileo propone come efficace input per la nuova evangelizzazione degli abitanti di questa terra. È il dono liberante di Gesù Risorto per tutti, soprattutto per chi soffre.
Il mio augurio è che noi Figlie di Maria Ausiliatrice, le comunità educanti, i bambini/e, i ragazzi/e, i giovani e le giovani sappiamo ascoltare e accogliere le parole del Maestro, custodirle nel cuore e ricordarle per riconoscere e innamorarci sempre più di Gesù Eucaristia, il Risorto, il Vivente che rimane per sempre con noi.
Dall’Eucarestia i nostri Santi hanno attinto la forza, la luce, la profezia della missione.
Da Gesù morto e risorto, le nostre sorelle, che vivono in zone difficili e bellicose, trovano la il coraggio di rimanere con le popolazioni sofferenti, con i più poveri, di aiutarli sfidando rischi pesanti per la loro stessa vita.
Con la forza del Risorto, del Vivente, insieme, portiamo alle nuove e vecchie povertà che incontriamo quotidianamente in tutte le parti del mondo, la Speranza annunciata dai due “uomini” vestiti di luce: “Non cercate tra i morti Colui che è vivo!”.
Rivolgo questo augurio in modo particolare alle comunità più colpite dalla sofferenza e da situazioni difficili e precarie.
Buona Pasqua di Gesù e nostra! Maria, la madre, oggi radiosa di gioia, ci benedica tutti.
Roma, 20 aprile 2025 Suor Chiara Cazzuola, Superiora generale dell’Istituto FMA
Link per il video https://youtu.be/_Jheb1E0fKM
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