Ancorati al cielo – Festa del Grazie 2025

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Formigine, 21 aprile 2025 – Lunedì 21 aprile abbiamo celebrato la Festa del Grazie Ispettoriale al termine del quarto anno del mandato di sr Elide. Una giornata bella, fresca e soleggiata, con un bel cielo azzurro, vissuta a Fiorano presso il Santuario e a Formigine, presso i locali dell’Oratorio Don Bosco.

La giornata è stata caratterizzata dalla semplicità, dalla condivisione e dalla fraternità.

Le nostre comunità si erano preparate a questa giornata: dal 26 marzo ogni comunità educante è stata ricordata nella preghiera e sempre nella preghiera abbiamo affidato al Signore le intenzioni di sr Elide.

Lo slogan che ha accompagnato la giornata “Ancorati al cielo”, richiama il tema della speranza e l’esperienza del Giubileo e ricorda che siamo amati, che siamo legati gli uni agli altri.

I motivi di grazie espressi durante la giornata sono stati molti.

Abbiamo insieme ringraziato: il Signore per il sostegno che ci offre nel cammino verso la santità; sr Elide per la sua capacità di ascolto e la sua testimonianza di vita; ogni Figlia di Maria Ausiliatrice per essere monumento vivo di grazie a Maria; ogni comunità educante che rende vivo il carisma salesiano nella quotidianità; i bambini, ai ragazzi e ai giovani che rendono più bella la nostra vita.

Abbiamo iniziato la festa con un momento di preghiera presso l’auditorium del Santuario della Beata Vergine del Castello di Fiorano Modenese, chiesa giubilare della Diocesi di Modena,

A sr Elide, le ragazze della Casa Famiglia di Carrara, hanno offerto il tradizionale cesto di fiori; la comunità di Formigine ha invece offerto un cesto con specialità alimentari locali.

Dopo le parole di accoglienza della vicaria ispettoriale sr Francesca, di benvenuto da parte dell’ispettrice sr Elide, la consegna di un dono alle FMA che compiono in questo anno anniversari di vita religiosa, in processione abbiamo attraversato la Porta Santa del Santuario e vissuto la celebrazione eucaristica, presieduta dal rettore del Santuario e parroco don Roberto Montecchi.

La Messa è stata un’ulteriore occasione per esprimere al Signore il nostro grazie.

La mattinata di è conclusa con pranzo a buffet allestito presso i locali dell’Oratorio “Don Bosco” di Formigine. I tanti volontari hanno offerto, con orgoglio e generosità, piatti gustosi e tipici della cucina modenese.

Nel pomeriggio ci siamo tutti radunati presso i locali del Centro sportivo San Francesco, sede delle attività della PGS Smile per assistere alle prove generali del musical “Divino”, preparato nell’arco di due anni dai giovani dell’oratorio che hanno curato tutto: idea, copione, costumi, scenografie, canti, musica, pubblicità. La rivisitazione della parabola del Padre misericordioso, a cui il musical si ispira, è stata rappresentata in modo molto bello, vivace, ricco e profondo.

Un grazie a tutti:

𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗘 a sr Elide per il suo instancabile servizio alla guida della nostra Ispettoria: è un segno di speranza

𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗘 alle nostre comunità educanti, che ogni giorno rendono viva la missione salesiana

𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗘 ai giovani dell’Oratorio don Bosco di Formigine che ci hanno emozionato con l’anteprima del musical “Divino”, una perla rara che ci ha lasciato senza parole!

Un 𝗚𝗥𝗔𝗭𝗜𝗘 speciale alla comunità FMA di Formigine: al Parroco di Formigine don Federico, a tutti i volontari e amici dell’Oratorio, e a don Roberto Montecchi Parroco di Fiorano Modenese per l’accoglienza straordinaria che ci hanno riservato.

Una giornata colma di gioia, gratitudine e condivisione, segnata anche dal dolore per la scomparsa del nostro caro 𝗣𝗔𝗣𝗔 𝗙𝗥𝗔𝗡𝗖𝗘𝗦𝗖𝗢, nostra ancora di speranza.

Condividiamo il Saluto rivolto da sr Elide all’inizio della giornata di festa:

Siamo molto colpite per la notizia della morte di Papa Francesco che abbiamo appena appreso e che ci tocca profondamente.

Viviamo la nostra festa con questa notizia che ci obbliga a coniugare dolore e gioia, umanità e fede, sconforto e serenità.

Siamo molto riconoscenti a Papa Francesco e questo incontro ispettoriale diventa occasione per ringraziare il Signore per il dono di questo papa alla Chiesa e all’umanità e per pregare in suo suffragio.

“Ancorati al Cielo”: il titolo di questa giornata di festa del grazie ispettoriale è veramente bello. È capace fare sintesi di tante cose che portiamo in cuore.

L’ANCORA richiama la nostra ispettoria che è avvolta dai Mari, e ben sappiamo che funzione ha l’ancora per una nave ma, ancor di più, lo slogan “Ancorati al Cielo” richiama la terra e il Cielo; l’altezza e la profondità; richiama la Speranza cristiana che ci sprona ad una misura alta della vita personale e la cura e l’impegno per la vita e la vitalità di tutti.

Restare ancorati al cielo, richiama una tensione; essere tesi pertenere unite le due estremità,

per congiungere gli opposti, per mettere insieme ciò che talvolta vuole restare separato; un impegno per la comunione.

Ieri, domenica di Pasqua, papa Francesco, nel messaggio al mondo prima della Benedizione Urbi et Orbi, pur senza voce, ha saputo gridare con forza che “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo! La luce della Pasqua ci sprona ad abbattere le barriere che creano divisioni e sono gravide di conseguenze. Ci sprona a prenderci cura gli uni degli altri, ad accrescere la solidarietà reciproca, ad adoperarci per favorire lo sviluppo integrale di ogni persona umana”.

Le sue parole risuonano a noi come testamento; le accogliamo come una forte interpellanza.

Certo, le sentiamo principalmente rivolte ai grandi delle Nazioni e riferite alle situazioni di guerra.

Ma noi, che contributo possiamo dare alla pace? Come possiamo accogliere questo pressante invito alla pace, di papa Francesco, in modo tale che le sue parole non cadano nel vuoto per le nostre comunità e per ciascuna di noi?

Penso possiamo ancora di più ancorarci al cielo se disarmiamo i nostri pensieri e le nostre parole; se abbattiamo le barriere dei nostri giudizi e dei nostri punti di vista che creano divisioni; se ci prendiamo maggiormente a cuore il prossimo per favorirlo in tutto.

Restare “Ancorati al Cielo”è un lento e, talvolta, faticoso impegno di tessitura. Un lavorio interiore ed esteriore.

Carissime sorelle e carissimi voi laici e laiche e giovani, non stanchiamoci di annodare il cielo alla terra e la terra al cielo. È importantissimo questo lento e nascosto lavoro di tessitura: solo mani disponibili e cuori nobili possono annodare e ancorare la terra al cielo.

Un modo per tenere unito il cielo e la terra è la riconoscenza, come stiamo celebrando.

Essere “Ancorati al Cielo” significa riconoscere che tutto viene solo dal Signore. Significa riconoscere che c’è una scintilla della Sua presenza nelle persone, nei fratelli e nelle sorelle.

Diciamo grazie per la presenza di Cristo che si manifesta in ognuna e ognuno di noi.

Diciamo grazie perché tutti siamo abitati da Gesù e riconoscerlo è un dono che possiamo farci reciprocamente.

Grazie a tutte e a tutti:

GRAZIE alle sorelle del consiglio ispettoriale e grazie alle direttrici che sono in prima persona impegnate e coinvolte nell’animazione e nel governo dell’ispettoria;

GRAZIE ad ogni sorella FMA che vive e desidera vivere pienamente la sua chiamata ad essere di Gesù e solo di Gesù e che lo testimonia con una dedizione incondizionata per la missione e per la comunità;

GRAZIE alle sorelle che oggi non hanno potuto essere qui presenti per la fragile salute o per l’età e grazie alle sorelle che non sono presenti perché stanno facendo un’opera di carità attraverso l’assistenza;

GRAZIE ad ogni laico e laica che sente di essere chiamato e chiamata a far parte della famiglia salesiana ed è disponibile a coinvolgersi per l’educazione dei giovani secondo il cuore di Don Bosco e di Madre Mazzarello. Siamo consapevoli che oggi è una giornata un po’ particolare e non tutti hanno potuto esserci, ma anche a loro va la nostra riconoscenza;

GRAZIE alle giovani e ai giovani che si sentono parte della famiglia, che sentono in cuore la chiamata del Signore e accolgono l’invito ad impegnarsi per il bene di altri giovani;

GRAZIE alle ragazze di Carrara che sono in rappresentanza delle altre: la loro presenza oggi mi dà tanta gioia;

GRAZIE ai genitori qui presenti che sono segno tangibile di donazione ed espressione di famiglia;

GRAZIE a don Andrea Marianelli, SDB, della comunità di Firenze che rappresenta tutti i confratelli: con lui la Famiglia Salesiana è al completo.

GRAZIE a chi in tanti modi si fa strumento e presenza di Dio;

GRAZIE a sr Maria Bottazzi e alla comunità di Formigine che hanno accettato di accoglierci per la festa;

GRAZIE a don Federico, a don Aldo e a don Fabian e in loro alla comunità parrocchiale;

GRAZIE a don Roberto che ci ha accolto in questo bel Santuario Giubilare e ci è permesso di esprimere il Grazie attraverso la Celebrazione dell’Eucarestia;

GRAZIE a Carmen e alle tante persone che ci stanno preparando il pranzo;

GRAZIE ai tantissimi giovani che si sono impegnati per preparare il recital e a fare oggi, per noi, le prove generali;

GRAZIE a sr Francesca che ha coordinato la festa con sr Barbara, sr Graziella, sr Fernanda e con la preziosa collaborazione di tante altre sorelle.

Secondo la tradizione oggi è il giorno in cui vogliamo ricordare gli anniversari di professione religiosa.

Un GRAZIE speciale e calorosissimo ad ogni Figlia di Maria Ausiliatrice che quest’anno festeggia un particolare anniversario di professione religiosa: ricordando il loro anniversario, constatiamo la fedeltà di Dio e ci rallegriamo perché hanno collaborato e risposto alla fedeltà di Dio.

Nella Celebrazione Eucaristica affidiamo al Signore tutto.

Affidiamo a Maria, in questo Santuario Mariano e Giubilare, Papa Francesco che ha tanto amato la Madonna. A Lei affidiamo il nostro GRAZIE per aver dato alla Chiesa un grande uomo e un grande Papa.

Buona festa del grazie a tutte e a tutti.



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